Message d'Antoine, recteur du séminaire de la facolté de théologie de Kiev
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XXIII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
MISERICORDIA E PERDONO
Bose, 9-12 settembre 2015
in collaborazione con le Chiese Ortodosse
MESSAGGIO DI ANTONIJ METROPOLITA DI BORYSPIL E BROVARY
Reverendissimo padre Enzo Bianchi!
Rispettabili organizzatori, partecipanti e ospiti del convegno!
In cordiale letizia saluto tutte le persone che sono convenute al tradizionale colloquio teologico di spiritualità ortodossa, che quest’anno ha per tema la misericordia e il perdono, tema oggi quanto mai attuale, e specialmente per il popolo dell’Ucraina.
Da molti anni, negli importanti incontri organizzati dalla comunità di Bose, teologi dell’Occidente cristiano, sacerdoti e laici si incontrano per conoscere più profondamente la tradizione della Chiesa Ortodossa. Nell’Ortodossia il tema del perdono e della misericordia è indissolubilmente legato alla missione salvifica del Signore Cristo Gesù, Figlio di Dio, inviato dal Padre nel mondo per riconciliare a Sé tutte le cose, rappacificando con il Sangue della Sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli (Col 1,20).
Il nostro secolo ci appare talvolta divorato da inimicizie e contese, come privato della concordia e della Divina pace . Ma la missione della Chiesa sta proprio in questo, nel ricordare instancabilmente all’umanità queste parole: Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio (Mt 5,9). Splendido esempio di abnegazione e perdono sono per noi i principi fedelissimi Boris e Gleb, dei quali la Chiesa Ortodossa Ucraina festeggia quest’anno il 1000° del martirio. Il loro eroismo scaturiva dal desiderio di conservare la pace e l’amore fraterno nella terra natia, anche a prezzo della propria vita. Quei santi fratelli scelsero di essere operatori di pace, offrendo tutto sé stessi per salvare altri uomini e preservare la loro Patria da contese, inimicizie e odi vicendevoli. Una tale dedizione è possibile solo attraverso la misericordia e il perdono più sincero.
Anche oggi, la situazione spirituale del mondo in cui viviamo dipende da come noi cristiani saremo degni della nostra vocazione e autentici seguaci del nostro Divino Maestro. Ricordiamo che nei tempi antichi i pagani, osservando i cristiani, dicevano: “Guardate come si amano vicendevolmente!” onde anch’essi si univano al gregge eletto di Cristo.
Confido che il convegno di Bose, nel solco della bella pluriennale tradizione, contribuirà a sviluppare la collaborazione tra cristiani d’Oriente e d’Occidente nella predicazione delle verità evangeliche.
Auguro a organizzatori, partecipanti e ospiti del convegno proficue discussioni e un fruttuoso scambio di esperienza teologica e di vita. Voglia il buon Dio che continui la buona opera iniziata 23 anni fa.
Nell’amore del Signore
Antonij
METROPOLITA DI BORYSPIL E BROVARY, SEGRETARIO GENERALE DELLA CHIESA ORTODOSSA UCRAINA, RETTORE DEL SEMINARIO E DELLA FACOLTA’ TEOLOGICA DI KIEV.