Message de Karekine II, catholikos de tous les Arméniens


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XXIII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
MISERICORDIA E PERDONO
Bose, 9-12 settembre 2015
in collaborazione con le Chiese Ortodosse

Sua Santità KAREKIN II, Patriarca Supremo e Catholikos di tutti gli ArmeniMESSAGGIO DI KARECHIN II, CATHOLIKOS DI TUTTI GLI ARMENI

Dalla sede madre della santa Etchmiadzin, centro spirituale di tutti gli armeni, inviamo la nostra benedizione patriarcale a tutti i partecipanti al XXIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, che quest’anno ha quale tema “Misericordia e perdono”.

È un’ottima cosa che in questa vostro raduno vogliate attingere alle esortazioni e agli insegnamenti sulla misericordia e sul perdono dei padri della chiesa e di teologie e che, presentando le vostre riflessioni, discutiate anche sui temi attuali dell’armonia e della cooperazione tra le chiese.

Il cuore della salvezza offertaci dal Signore è l’amore senza confini. Il Salvatore ci ha ordinato di amare e perdonare e, nella preghiera del Signore, ci ha insegnato che egli perdona a noi “i nostri debiti così come noi li perdoniamo ai nostri debitori” (Mt 6,12). L’Apostolo ci insegna: “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo” (Ef 4,32). La realizzazione di questi comandamenti è garanzia di pace e armonia nella vita dell’umanità, ma la sofferenza e il dolore che impediscono il progresso dell’umanità in diversi paesi e i continui conflitti specialmente in Siria, nel Medio oriente e in Ucraina, testimoniano l’assenza di misericordia, di perdono, di tolleranza. Alla radice delle discordie e dei conflitti nelle famiglie e nelle comunità vi è la mancata conoscenza dell’amore e del perdono donato dal nostro Signore Gesù Cristo. Tutte le azioni guidate e condizionate da ricchezza materiale, da interessi politici ed economici attentano al ruolo della spiritualità e alla duratura coscienza e conoscenza del bene, così come ci ha comandato il Signore. Dinanzi a tali fatti, è una sfida mantenere viva nel mondo la passione della fede, diffondere la luce apportatrice di vita dei comandamenti evangelici cosicché si realizzino le parole di Gregorio di Narek: “Il giudizio si ritira dalla vita umana, si disperde la tenebra, si dileguano i peccati, fuggono i demoni, la corruzione è purificata, la tristezza scompare, le catene sono spezzate, il male è distrutto, le infermità son curate e la mano onnipotente del Signore governa salvando ogni cosa” (cf. Il libro della lamentazione 41A).

Apprezziamo molto il fatto che nel corso di questo convegno rifletterete anche sulla crescita della solidarietà tra le chiese e sull’importanza della cooperazione. Le nostre chiese sono state divise per secoli in seguito a divergenze in campo dottrinale e non hanno vissuto in vicendevole concordia. Oggi movimenti ecumenici e dialoghi tra le chiese di ordine teologico, cristologico ed ecclesiologico incoraggiano la discussione sulle sfide di questo nostro tempo e incrementano la cooperazione tra chiese nell’intento di rinsaldare la missione comune di cercare il bene di tutta l’umanità in accordo con il comandamento datoci nella preghiera di Cristo. “Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una cosa sola; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi” (Gv 17,20-21). Davvero impegni in tale direzioni e convegni del genere rappresentano un importante slancio nel rafforzare la missione della Chiesa di Cristo.

Inviamo ancora una volta la nostra benedizione sui partecipanti a questo convegno, su quanti lo hanno organizzato, sugli amati fratelli e sorelle del Monastero di Bose e sul loro priore, Enzo Bianchi, augurando a tutti ogni bene materiale e spirituale. Possano godere i frutti del loro ministero a servizio del Signore.

Preghiamo che la misericordia e il perdono crescano nel mondo, che la pace si diffonda nei paesi tribolati dalla guerra e che l’umanità crei un futuro di salvezza e di giustizia secondo il desiderio del Signore. Preghiamo Dio onnipotente di mantenervi saldi e di rendere fruttuosi i lavori del vostro Convegno. Dio protegga tutti voi sotto la sua mano destra onnipotente.

+ Karekin II
Patriarca Supremo, Catholicos di tutti gli Armeni