20 agosto
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Bernardo di Clairvaux (1090-1153)
monaco
Nel 1153 muore nell'abbazia di Clairvaux da lui fondata Bernardo, monaco cistercense.
Nato nel 1090 a Fontaines, presso Digione, a 21 anni Bernardo si sentì attratto dalla vita monastica. Entrò così, portando con sé una trentina di parenti e amici, nel Nuovo Monastero (così fu chiamato) fondato a Cîteaux pochi anni prima da alcuni monaci che avevano lasciato il monastero di Molesme per iniziare una vita più fedele alla Regola di Benedetto. L'impulso dato da Bernardo alla riforma cistercense fu enorme. Divenuto già nel 1115 abate della nuova fondazione di Clairvaux, a partire da essa egli diede origine a più di sessanta monasteri in tutta l'Europa. Uomo dotato di un carattere forte, ricco di dolcezza e di capacità di amare e farsi amare, Bernardo seppe interpretare l'itinerario della ricerca di Dio, imprescindibile secondo la Regola di Benedetto, come un progressivo passaggio dalla memoria Dei alla presentia Dei nel cuore del monaco; tale passaggio avviene, secondo Bernardo, grazie all'accoglienza della Parola di Dio nella fede e all'esercizio faticoso ma gioioso della carità fraterna. Al centro della sua rilettura della Regola sta infatti l'interpretazione del monastero come «scuola di carità». Fu assiduo ascoltatore delle Scritture, e tutta la sua teologia non fu che un loro commento, nel solco della tradizione dei padri e a partire dalla propria esperienza dell'incontro fra l'umano e il divino. Di tale incontro, che egli chiama «le visite del Verbo», il grande padre cistercense ci ha lasciato una splendida testimonianza letteraria nei suoi Sermoni sul Cantico dei cantici, rimasti incompiuti.
TRACCE DI LETTURA
La carità procede da tre cose: da un cuore puro, da una coscienza buona e da una fede sincera. Dobbiamo la purezza al nostro prossimo, la buona coscienza a noi stessi, la fede a Dio.
La purezza consiste in questo, che qualsiasi cosa la si faccia a utilità del prossimo e per l'onore di Dio. Ma è anzitutto davanti al prossimo che è necessario manifestarla, perché davanti a Dio noi siamo senza veli. Invece al prossimo non possiamo essere conosciuti se non a misura di quanto gli apriamo il nostro cuore.
Due cose fanno in noi una buona coscienza, e cioè la penitenza e la continenza. Con la prima scontiamo i peccati commessi, e con la continenza cerchiamo di evitare in futuro di peccare.
Infine, rimane la fede sincera, che si deve presentare a Dio con vigilanza, onde non capiti di offenderlo con il nostro modo di comportarci verso il prossimo. Si dice sincera, senza finzioni, a differenza della fede morta, quella che è senza le opere, crede per un certo tempo, e nel tempo della tentazione viene meno.
(Bernardo, Sermoni diversi 45,5)
PREGHIERA
Padre buono,
tuo Figlio Gesù
si è manifestato a Bernardo non nella visione,
ma nella forza della sua presenza segreta,
ed egli ha saputo riconoscerlo:
accordaci la stessa grazia dello stupore,
e a misura della nostra fede
noi potremo discernere l'ora
in cui ci visita il Verbo,
Gesù Cristo nostro Signore.
LETTURE BIBLICHE
1Gv 3,11-17; Gv 15,9-15
LE CHIESE RICORDANO...
ANGLICANI:
Bernardo, abate di Clairvaux, maestro della fede
William (+ 1912) e Catherine Booth (+ 1890), fondatori dell'Esercito della salvezza
CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Bernardo, abate e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)
COPTI ED ETIOPICI (14 misrā/naḥasē):
Miracolo del patriarca Teofilo ad Alessandria (IV-V sec.) (Chiesa copto-ortodossa)
LUTERANI:
Bernardo di Clairvaux, predicatore in Francia
MARONITI:
Bernardo, confessore
ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Samuele (XI sec. a.C.), profeta
Ritrovamento delle reliquie di Metrofane di Voronež (1832) (Chiesa russa)