XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
in collaborazione con le Chiese ortodosse
Segui i lavori su
I lavori di gruppo hanno favorito la conoscenza reciproca e, per mezzo del confronto sui testi letti, hanno fatto emergere l’attualità dell’insegnamento di Isacco per noi uomini e donne di oggi, spesso tentati di dimenticare in molti modi la nostra debolezza e pur sempre costretti a confrontarci con essa.
Continua la lettura
XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
in collaborazione con le Chiese ortodosse
Segui i lavori su
La terza giornata del Convegno si è aperta con la relazione del professor Nestor Kavvadas: "L'ascesi evangelica: la lotta per ridiventare umili". Uno dei cardini del pensiero di Isacco è infatti la riflessione sull'umiltà, che acuisce il discernimento e innalza il semplice e l'incolto. L'umiltà non è un fine in sé, ma ha il potere di correggere la concezione fallace che l'uomo ha del suo rapporto con Dio. L'uomo, infatti, per natura desidera la somiglianza con Dio più di ogni altra cosa, ma il superamento della creaturalità cui l'essere umano anela è donato dall'incarnazione del figlio di Dio e non dall'innalzarsi dell'uomo. Come può allora l'essere umano, nella sua vita, acquisire l'umiltà? Dagli scritti di Isacco emerge la consapevolezza che la vera umiltà è dono di Dio, e in ultima istanza è il Paraclito stesso, che scende su colui e colei che prega.
Continua la lettura
XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
in collaborazione con le Chiese ortodosse
Segui i lavori su
L’ultima giornata del Convegno ha visto due relazioni molto interessanti, per più di un verso il coronamento dei lavori delle giornate precedenti. Nella prima il professor Pablo Argárate dell’università di Graz ha affrontato l’escatologia di Isacco di Ninive: un’escatologia che non ignora realtà come il male, il peccato e la morte, al contrario le prende come punto di partenza senza però farne delle realtà immutabili: il male, il peccato e la morte non sono sempre esistiti e verrà un tempo in cui non esisteranno più, mentre di fronte, prima e dopo di essi l’amore di Dio per ogni creatura è eterno e indefettibile: lo stesso inferno, che è la negazione estrema di questo amore, non può in alcun modo vincerlo.
Continua la lettura